Condizioni di lavoro abituali nel settore

Tutte le imprese sottoposte all’obbligo di notifica sono tenute a rispettare le condizioni di lavoro in uso nel settore. PostCom vigila sul rispetto di queste condizioni. Nell’ambito del reporting annuale, i fornitori di servizi postali sottoposti all’obbligo di notifica ordinaria sono tenuti a segnalare se hanno concluso un contratto collettivo di lavoro (CCL) oppure se soddisfano gli standard minimi fissati dall’ordinanza della Commissione delle poste sugli standard minimi delle condizioni di lavoro nel settore dei servizi postali (OSMLP, RS 783.016.2). Se l’operatore ha concluso un CCL con il suo personale, si presume che le condizioni di lavoro in uso del settore siano rispettate. Infine, ogni operatore deve imporre ai propri subappaltatori di rispettare a loro volta le condizioni di lavoro in uso nel settore se generano oltre la metà della propria cifra d’affari con i servizi postali.

L’esame dei casi particolari si basa su una valutazione globale. I parametri applicati per valutare il rispetto delle condizioni di lavoro abituali nel settore sono:

  • contratti collettivi di lavoro (CCL) nel settore postale o in settori affini (ad es. logistica e trasporti, a seconda della fattispecie da valutare nel caso concreto);
  • contratti di lavoro individuali delle imprese soggette all’obbligo di notifica;
  • direttive interne o direttive delle imprese richiedenti.

La PostCom individua le condizioni di lavoro abituali nel settore procedendo ogni anno a un reporting, nell’ambito del quale sono rilevati i salari effettivi dei dipendenti nel settore operativo.

In mancanza di un CCL, i fornitori devono inoltrare alla PostCom anche un documento che comprovi che stanno negoziando o hanno negoziato un CCL con un sindacato.

 

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Ultima modifica: 08.07.2022