La Svizzera dispone tuttora di un buon servizio postale

Berna, 04.06.2018 - Nel 2017 la Posta Svizzera e gli operatori privati hanno fornito servizi postali di elevato livello qualitativo. La Posta assicura autonomamente e senza sovvenzioni statali un servizio universale di qualità elevata nel confronto internazionale. Rispetto ai volumi di lettere e pacchi trasportati, i reclami dei clienti sono estremamente pochi. La concorrenza funziona sebbene vi siano ancora alcune lacune da colmare. Per ovviare al rischio di dumping e precariato, PostCom emanerà standard minimi per le imprese che non hanno sottoscritto un contratto collettivo di lavoro. PostCom individua una necessità di intervenire a livello normativo in particolare in materia di servizio regionale, recapito a domicilio e basi per garantire pari opportunità a tutti gli operatori.

Il mercato postale svizzero si compone dei seguenti segmenti: posta-lettere fino a 2 kg, posta-pacchi fino a 30 kg, invii espresso e servizi di corriere, servizi di corriere in bicicletta, giornali e periodici, Import e Export. Nonostante il boom registrato nel segmento dei pacchi, il mercato postale globale segna una leggera contrazione come già nel 2016. Il mercato postale svizzero ha realizzato complessivamente un fatturato di circa 3,828 miliardi di franchi (2016: 3,838 mia. fr.) per un volume di 3,573 miliardi di invii (2016: 3,704 mia. di invii). Rispetto all’anno precedente si osserva un leggero calo in termini di fatturato (-0,3%), mentre i volumi hanno fatto segnare una flessione più marcata (-3,5%). La Posta Svizzera detiene una quota di mercato pari al 78,5% (2016: 79%) nel segmento dei pacchi fino a 30 kg e una quota di mercato del 98,2% (2016: 98,6%) in quello liberalizzato delle lettere della posta interna. In entrambi si osserva quindi un leggero calo.

 

Il mercato della posta-lettere in Svizzera si è dimostrato finora relativamente solido sebbene nel 2017 i volumi delle lettere siano diminuiti in modo più marcato. Finché il settore pubblico sbrigherà la propria corrispondenza in buona parte in forma cartacea e parzialmente imporrà la forma scritta per gli obblighi informativi dell’economia, non si dovrebbero verificare crolli drastici dei volumi come quelli che si osservano in altri Paesi europei.

 

 

Puntualità in chiaro-scuro

 

Nel 2017 la puntualità della Posta nella consegna delle lettere della posta A è diminuita leggermente passando al 97,6% (2016: 98,0%). Per le lettere della posta B ha invece segnato un leggero aumento: 99,0% contro il 98,9% del 2016. Per quanto riguarda il segmento dei pacchi la Posta presenta i dati seguenti: il 96,0% dei pacchi Priority (PostPac Priority) è stato consegnato puntualmente, un risultato nettamente inferiore a quello dell’anno precedente (98,1%). Un leggero miglioramento si osserva invece per i pacchi Economy (Postpac Economy): 97,5% contro il 97,2% del 2016. Una volta ancora la Posta ha raggiunto nel confronto internazionale valori particolarmente elevati in materia di puntualità.

 

 

Raggiungibilità in leggero aumento

 

La rete deve essere organizzata in modo tale che il 90% della popolazione residente permanente possa raggiungere l’ufficio postale o l’agenzia più vicini in media entro 20 minuti, a piedi o con i mezzi di trasporto pubblici. Se la Posta offre un servizio a domicilio, questo lasso di tempo è di 30 minuti. Anche quest’anno la Posta ha ampiamente superato e mantenuto costanti i valori fissati dal legislatore in materia di raggiungibilità. Poiché la legislazione equipara le agenzie agli uffici postali, il processo in corso non ha alcun influsso sulla raggiungibilità. Nel 2017 il 94,5% della popolazione residente permanente ha potuto raggiungere un ufficio postale o un’agenzia in media entro 20 minuti a piedi o con i mezzi pubblici; nelle regioni in cui la Posta offre un servizio a domicilio la percentuale sale al 96,1%. A metà maggio il gruppo di lavoro istituito daI Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha elaborato una serie di raccomandazioni all’attenzione del Consiglio federale che, a sua volta, definirà i punti cardine del servizio universale. PostCom è in linea di massima aperta alle proposte volte a ottimizzare le direttive sulla raggiungibilità. Si tratta ora di esaminare nel dettaglio le raccomandazioni formulate.

 

 

Uffici postali

 

Nel 2017 la Posta ha comunicato una decisione sul servizio postale a 24 Comuni di ubicazione e sei Comuni interessati. Questi dati sono nettamente inferiori a quelli all’anno precedente in cui sono state comunicate decisioni a 43 Comuni di ubicazione e cinque Comuni interessati. Rimangono comunque quasi il doppio rispetto a quelle degli anni 2013-2015. Si tratta di un processo in atto da tempo: la Posta trasforma in media un centinaio di uffici l’anno. È importante rilevare che nella maggior parte dei casi è stato possibile giungere a un’intesa con i Comuni.

 

Il diritto vigente esclude la verifica in sede giudiziaria delle raccomandazioni di PostCom e delle decisioni della Posta in merito alla chiusura o al trasferimento di uffici postali e agenzie, come si legge nella raccomandazione riguardante l’ufficio postale di Balerna (TI). Nella stessa raccomandazione PostCom rileva, oltre ad altri dubbi giuridici, che sarebbe palesemente sproporzionato sospendere – nel senso di una moratoria – a tempo indeterminato in virtù dell’articolo 34 OPO tutte le procedure pendenti nell’ipotesi di una modifica del diritto.

 

La redditività non è un criterio sufficientemente valido per determinare la chiusura o il mantenimento di un ufficio postale. PostCom non può verificare né considerare questo elemento nelle proprie raccomandazioni: deve semplicemente verificare il rispetto delle disposizioni in materia di raggiungibilità e procedura di dialogo come pure controllare che la Posta tenga adeguatamente conto dei criteri regionali.

 

Il fatto che la Posta abbia reso pubblica la propria strategia per lo sviluppo della rete e comunicato quali uffici postali verranno sottoposti a verifica entro il 2020 ha suscitato vivo interesse per l’attività di vigilanza di PostCom. Comuni e privati si sono attivati a sostegno del proprio ufficio postale e hanno interpellato PostCom prima ancora che iniziasse la procedura di dialogo.

 

Con la strategia 2020 la Posta Svizzera gestisce tuttora una rete molto fitta nel confronto europeo. PostCom riconosce che, in considerazione dell’obbligo di garantire il servizio universale, la Posta assume un onere finanziario che, se tale obbligo venisse a cadere, supera chiaramente la necessità economica. L’onere finanziario supplementare della Posta va quantificato in base ai costi netti del servizio universale che nel 2017 si attestano a 325 milioni di franchi.

 

 

Ulteriore aumento delle soluzioni alternative per la distribuzione a domicilio  

 

Dalla distribuzione a domicilio è attualmente escluso lo 0,07% degli edifici abitati tutto l’anno. Per quanto la densità del servizio sia tuttora molto alta, l’aumento delle eccezioni e delle soluzioni alternative si attesta al 12,7% come nell’anno precedente. PostCom rileva che la Posta applica sistematicamente la prassi secondo cui sospende o limita la distribuzione a domicilio quando cambia il proprietario o l’inquilino di un edificio escluso dall’obbligo di recapito. Poiché la Posta è tenuta a offrire soluzioni alternative adeguate, appare quindi opportuno modificare l’ordinanza per permettere a PostCom di disporle.

 

 

Finanziamento del servizio universale: nessun indizio di irregolarità

 

La Posta Svizzera è tenuta a finanziare il servizio universale autonomamente. Per adempiere questo obbligo non riceve indennità dalla Confederazione o dai Cantoni. PostCom deve controllare che la Posta non effettui finanziamenti trasversali con i ricavi del monopolio di cui fanno parte gli invii della posta-lettere fino a 50 g e le prestazioni escluse dal servizio universale. A tal fine l’autorità di vigilanza esamina e approva, dopo il controllo da parte di una società di revisione sotto sorveglianza statale, i calcoli dei costi del servizio universale e il loro indennizzo. Dopo attente verifiche, la società di revisione ha confermato che la Posta rispetta le disposizioni legali. PostCom non rileva quindi alcun indizio di irregolarità negli ambiti sottoposti alla sua vigilanza.

 

 

Condizioni di lavoro in uso nel settore: standard minimi

 

L’articolo 61 capoverso 3 dell’ordinanza sulle poste assegna a PostCom il compito di definire standard minimi per le condizioni di lavoro in uso nel settore (orario lavorativo, vacanze, stipendio). Queste prescrizioni sono volte a contrastare il dumping salariale e, nel contempo, a consentire l’accesso al mercato a nuovi operatori. I partner sociali sono stati coinvolti in tutte le fasi dello studio e hanno avuto la possibilità di prendere posizione. Nella sua decisione PostCom tiene conto dei risultati di uno studio scientifico e di altri dati. Nella seconda metà del 2018 PostCom sottoporrà una bozza d’ordinanza agli attori interessati nell’ambito di una consultazione informale. Pertanto, si prevede che gli standard minimi entreranno in vigore il 1° gennaio 2019 e saranno applicabili a tutte le imprese e ai dipendenti che non soggiacciono a un contratto collettivo di lavoro.

 

A maggio 2018 le imprese registrate erano 172, di cui 44 con obbligo di notifica ordinaria e 128 con obbligo di notifica semplificata, contro le 165 dell’anno precedente.

 

 

Concorrenza

 

Secondo PostCom sarebbe opportuno adeguare le basi legali per garantire una concorrenza efficace. Si osservano ostacoli all’accesso, imputabili a svariati motivi, che ostacolano la concorrenza auspicata dal legislatore e penalizzano i concorrenti della Posta.

 

 

Procedure e denunce rette dal diritto in materia di vigilanza

 

Nell’anno in esame il segretariato specializzato di PostCom ha ricevuto complessivamente 32 lettere da cittadini scontenti della Posta contro le 40 del 2016. Gli altri operatori postali sono stati oggetto di una sola lettera di reclamo (2016: 1).

 

Nel 2017 PostCom ha emanato 16 decisioni sull’ubicazione delle cassette delle lettere 2016: 33). In 13 casi PostCom ha respinto le richieste; in due le ha accolte. Una procedura si è conclusa con un’approvazione parziale. In 12 casi (2016: 16) la procedura è stata tolta di ruolo poiché priva d’oggetto.

 

Per quanto riguarda le controversie tra la Posta e i destinatari di invii postali sulla distribuzione a domicilio, nel 2017 PostCom ha avviato una procedura in sette casi (2016: 3) e in cinque casi ha emanato una decisione (2016: 1). In 3 casi PostCom ha respinto le richieste; in due le ha accolte. Due casi sono stati stralciati di ruolo dopo che le parti hanno trovato un accordo sulla soluzione sostitutiva per il recapito a domicilio.

 

 

Tutte le controversie appianate in sede extragiudiziale

 

L’ufficio di conciliazione, subordinato sul piano amministrativo a PostCom, si occupa delle controversie di diritto civile. Nel 2017 sono state evase complessivamente 1500 richieste. Si osserva un netto incremento della quota di informazione e consulenza. Il volume dei casi effettivi rispecchia a grandi linee quello dell’anno precedente. Tutte le controversie hanno potuto essere risolte in sede extragiudiziale.

 

 

Procedura legislativa

 

PostCom individua una necessità di intervento a livello normativo (legge e ordinanza sulle poste) in materia di competenze, servizio universale e concorrenza. Ha del resto già sollevato singole problematiche in rapporti annuali precedenti (ad es. criteri per la raggiungibilità, ostacoli alla concorrenza). Nella previsione che il Consiglio federale definisca entro l’estate 2018 le basi della legislazione postale, PostCom ha approntato, nel proprio rapporto annuale, una panoramica esaustiva del fabbisogno legislativo.

 

 

Prospettive: servizio universale sotto pressione

 

In Europa gli operatori del servizio universale sempre più confrontati con difficoltà finanziarie imputabili alla diminuzione della domanda (lettere, servizi allo sportello) cercano di contenere i costi adottando varie misure. In Svizzera gli effetti della sostituzione della posta-lettere con la posta elettronica si sono finora sentiti poco ma la situazione potrebbe presto cambiare. Nel 2017 la contrazione del volume delle lettere del servizio interno ha infatti toccato il 4,2% contro una media del 2% circa negli anni precedenti.

 

L’accelerazione segnata dalla digitalizzazione nell’economia e nel commercio online interessa anche il trasporto e la consegna dei pacchi. L’intero settore postale è confrontato con la sfida di modificare i sistemi di distribuzione per orientare in misura sempre più marcata il recapito dei pacchi ai desideri individuali dei destinatari. Un’impresa non da poco a livello logistico.

 

Accanto agli operatori privati «tradizionali», ai blocchi di partenza si preparano o sono già in corsa nuovi concorrenti del settore IT o giganti del commercio online. È pertanto sempre più difficile capire esattamente quali sono gli operatori postali presenti sul mercato.

 

PostCom ritiene che le piattaforme ispirate alla sharing economy debbano essere equiparate agli operatori postali se assumono la responsabilità globale per tutta la catena del valore. Di riflesso, queste aziende devono registrarsi a PostCom e rispettare gli standard minimi in materia di condizioni di lavoro.

 

PostCom continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione del mercato della posta-lettere e della posta-pacchi per capire se queste tendenze si manterranno e quali effetti produrranno sull’offerta e sul finanziamento del servizio universale e sulla concorrenza.

 

 

La PostCom (www.postcom.admin.ch)

 

La PostCom è un'autorità indipendente, aggregata al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) solamente sotto il profilo amministrativo. Essa sorveglia il mercato postale svizzero, garantisce una concorrenza leale e controlla che il servizio universale sia di elevata qualità. Inoltre osserva gli sviluppi del mercato postale e dei settori ad esso collegati per assicurare in modo duraturo un servizio variegato ed economico in tutte le regioni del Paese, per l'economia e la popolazione. La Commissione è composta da sette membri nominati dal Consiglio federale ed è sostenuta da un segretariato specializzato.

 

 

Indirizzo cui rivolgere domande

Andreas Herren, responsabile comunicazione PostCom, tel. +41 58 465 79 80

Commissione federale delle poste PostCom
Monbijoustrasse 51A
3003 Berna

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Ultima modifica: 11.12.2023