Sostegno alla stampa: il Consiglio federale rifiuta nuovi sussidi

Berna, 21.12.2005 - In armonia con quanto già deciso dal Parlamento in passato, il Consiglio federale intende sopprimere alla fine del 2007 il pagamento di sussidi per il sostegno indiretto alla stampa. A fronte della chiara necessità di risparmio a livello federale, il principio di nuovi sussidi ”a innaffiatoio“ non è sostenibile. A causa del freno all’indebitamento, i necessari mezzi supplementari dovrebbero infatti essere compensati a scapito di altri settori. La distribuzione di giornali e periodici su tutto il territorio nazionale rimane comunque garantita anche senza sussidi.

Conformemente all'attuale legge sulle poste, la Posta applica prezzi preferenziali al trasporto di giornali e periodici in abbonamento. Per questo, sino alla fine del 2007, l'azienda percepisce una sovvenzione pari a 80 milioni di franchi all'anno. Questo sistema di sostegno indiretto alla stampa in passato si è rivelato debole e poco adatto a promuovere la pluralità nel panorama mediatico. A questa conclusione era giunto uno studio indipendente già parecchi anni fa. I diversi tentativi di miglioramento del sistema non sono andati a buon fine, da ultimo una proposta messa in consultazione nel 2002. Poiché il recapito dei giornali e dei periodici in abbonamento su tutto il territorio nazionale fa tuttora parte del servizio postale universale, questa prestazione rimane garantita anche senza un sovvenzionamento "a innaffiatoio".

 

Il Parlamento aveva pertanto deciso alla fine del 2002 di sopprimere il sovvenzionamento della stampa per la fine del 2007. Lo scorso marzo il Parlamento è tuttavia ritornato su questa decisione, trasmettendo la mozione "Promuovere la stampa partecipando alle spese di distribuzione". In essa si invita il Consiglio federale a riesaminare un miglioramento e una nuova edizione del sistema indiretto di promozione della stampa. Dopo aver discusso diverse varianti, il Consiglio federale giunge ora nuovamente alla stessa conclusione: una soluzione in grado di raccogliere ampi consensi e di produrre per giunta gli effetti auspicati in termini di promozione della pluralità nel paesaggio mediatico, pur rispettando gli imperativi di risparmio fissati dal Parlamento, non esiste. Di conseguenza il Consiglio federale rinuncia all'elaborazione di un progetto da porre in consultazione e propone di togliere di ruolo la mozione. Qualora il Parlamento modificasse le proprie priorità introducendo, nonostante tutto, un nuovo sussidio a partire dal 2008, potrà proporre una propria soluzione. Attualmente è pendente un'iniziativa parlamentare del Consigliere nazionale Rudolf Joder (UDC, BE). Essa chiede che vengano fissate tariffe unitarie, corrispondenti al livello attuale, per il trasporto di giornali e periodici, evitando però di erogare nuovi sussidi.

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Ultima modifica: 11.12.2023