PostReg non ritiene necessario un aumento delle tariffe per i pagamenti in contanti

Berna, 20.03.2007 - L’Autorità di regolazione postale (PostReg) ritiene eccessivo l’aumento di 30 centesimi per i pagamenti in contanti effettuati allo sportello. Chiede perciò a PostFinance di ritornare, almeno in parte, sulla propria decisione e raccomanda una maggiore trasparenza per i clienti sulle operazioni svolte agli sportelli.

Il 1° gennaio 2007 PostFinance ha aumentato del 23 per cento le proprie tariffe per i versamenti. In pratica, chi paga in contanti una fattura allo sportello postale «addebita» al destinatario del versamento 30 centesimi in più rispetto a prima. Calcolando un volume di 230 milioni di pagamenti l’anno, tali addebiti generano presso la clientela costi supplementari dell’ordine di 70 milioni di franchi. L’aumento supera largamente il rincaro che, dal 1997, anno dell’ultimo adeguamento tariffario, è stato solo dell’8 per cento.

 

L’Autorità di regolazione postale (PostReg), istituita dal Consiglio federale come organo indipendente per vigilare sulla fornitura del servizio universale, ritiene eccessivo questo aumento delle tariffe. Nella sua analisi basata su dati forniti da PostFinance, PostReg giunge alla conclusione che sarebbe stato giustificato, semmai, un aumento di soli 10 centesimi. È in questi termini che PostReg prende posizione sull’istanza riguardante il diritto in materia di vigilanza inoltrata dall’associazione che riunisce le ditte svizzere che vendono per corrispondenza (Verband des Schweizerischen Versandhandels, VSV). I versamenti allo sportello, essendo prestazioni del traffico dei pagamenti, rientrano nel servizio universale postale. Secondo la legge sulle poste, la Posta Svizzera e PostFinance, di fatto le uniche a offrire la possibilità di pagare in contanti allo sportello, non possono realizzare benefici straordinariamente elevati in quanto le prestazioni del servizio universale devono essere fornite a prezzi il più possibile vantaggiosi.

 

PostReg non capisce perché PostFinance abbia optato per un aumento delle tariffe di simili proporzioni. La Posta Svizzera figura tra le imprese postali europee che realizzano i maggiori benefici. Nel 2005, PostFinance ha conseguito un risultato d’esercizio pari a 312 milioni di franchi, una cifra che corrisponde al 39 per cento dell’utile complessivo di tutto il gruppo aziendale. Soltanto con i prodotti del servizio universale sono state realizzate eccedenze di 225 milioni di franchi. Pertanto PostReg non vede alcuna necessità di aumentare i prezzi; anzi, si può presumere che un simile risultato sia in grado di coprire tutti i costi della prestazione «versamenti allo sportello». PostFinance sostiene dal canto suo che i costi sono aumentati del 6 per cento negli ultimi cinque anni, ma anche questo motivo non sarebbe sufficiente a giustificare un aumento tariffario del 23 per cento.

 

A scapito del servizio pubblico

 

Secondo PostFinance, i versamenti in contanti allo sportello sono destinati a diminuire in futuro. Dato l’aumento delle tariffe di 30 centesimi, l’azienda prevede anzi una diminuzione maggiore (pari al 3-5%) rispetto agli anni precedenti. Per PostReg, quello di aumentare eccessivamente le tariffe per ridurre in modo consapevole la domanda, è un procedimento poco comprensibile che va a scapito del servizio pubblico.

 

PostFinance giustifica l’aumento dei prezzi anche con il fatto che intende aprire in tutte le principali città della Svizzera dei cosiddetti «centri di consulenza PostFinance». Queste filiali, che entro il 2009 dovrebbero passare dalle attuali 28 a 37, offriranno anch’esse la possibilità di effettuare pagamenti in contanti allo sportello. L’istituzione di tale prestazione nei centri urbani non deve essere utilizzata come pretesto per giustificare un adeguamento capillare delle tariffe che va a svantaggio delle regioni periferiche. Con questo sistema, infatti, la popolazione delle regioni extraurbane concorre a finanziare un’offerta destinata in primo luogo alla clientela cittadina. Non va dimenticato che le regioni periferiche sono già penalizzate dalla realizzazione del progetto «Ymago», che prevede la trasformazione di 200 uffici postali in altrettante agenzie che non offrono la possibilità di effettuare versamenti in contanti allo sportello.

 

PostReg giudica incomprensibile il modo di procedere di PostFinance e invita pertanto l’azienda a riesaminare la sua decisione.

 

Come il Sorvegliante dei prezzi, che recentemente ha definito «inadeguato» l’aumento tariffario, PostReg propone di procedere a una riflessione di fondo sul sistema attuale dei pagamenti in contanti allo sportello. Chi sceglie questa modalità per regolare le fatture, spesso non sa che in tal modo i destinatari dei versamenti perdono denaro. E proprio nel caso di importi di piccola entità, versati alle ditte che effettuano vendite per corrispondenza, agli artigiani o a organizzazioni di pubblica utilità, le perdite possono anche essere importanti. PostReg consiglia perciò di migliorare l’informazione alla clientela e di esaminare i vantaggi e gli svantaggi di un cambiamento di sistema.

Indirizzo cui rivolgere domande

Autorità di regolazione postale PostReg
Palazzo federale Nord
3003 Berna

Tel.: +41 31 322 50 94

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Commissione federale delle poste PostCom
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Ultima modifica: 11.12.2023